L'ambiente italiano è sempre più a rischio.
I cittadini sono a conoscenza del rischio ambientale in Italia
Questo secondo un'indagine Swg, condotta per conto della Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni (Anbi) e presentata a Roma. Secondo la situazione del territorio nazionale fotografata dal sondaggio vi e' un crescente pericolo: 3 italiani su 4 sostengono che il Paese si trova a dover fronteggiare una crescente emergenza ambientale. ''Disboscamento, abusivismo edilizio, cementificazione dei letti dei fiumi e costruzione incontrollata di infrastrutture, sono - secondo il campione intervistato - alcune delle cause alla base dei problemi idrogeologici, ovvero frane, smottamenti, inondazioni''.
Sempre secondo il sondaggio circa 6 italiani su 10 si sono trovati ''almeno una volta'' a dover affrontare qualche ''disastro legato a fenomeni naturali''. Il 43% della popolazione, scrive l'Anbi, ha dovuto affrontare alluvioni, esondazioni o frane o, ancora, smottamenti, i cui danni, se non evitati completamente, potevano essere senz'altro limitati con un'opportuna opera di prevenzione e manutenzione.
Il rischio di disastri idrogeologici, rispetto alla zona di residenza, preoccupa quasi la meta' della popolazione italiana che ''richiede a gran voce'' un attento e costante monitoraggio territoriale e un'attivita' di prevenzione. Secondo uno studio del ministero dell'Ambiente citato oggi, il 9,8% del territorio nazionale e' interessato da aree ''ad alta criticita' idrogeologica'' che riguardano circa 3 milioni di ettari. Secondo un rapporto della Protezione Civile, realizzato unitamente a Legambiente, oltre 3,5 milioni di cittadini, il 6% della popolazione, sono in Italia esposti al pericolo di frane o alluvioni: ''Si tratta di abitazioni, industrie, infrastruttuture, perfino scuole ed ospedali costruiti in aree a rischio.
Sempre secondo il sondaggio circa 6 italiani su 10 si sono trovati ''almeno una volta'' a dover affrontare qualche ''disastro legato a fenomeni naturali''. Il 43% della popolazione, scrive l'Anbi, ha dovuto affrontare alluvioni, esondazioni o frane o, ancora, smottamenti, i cui danni, se non evitati completamente, potevano essere senz'altro limitati con un'opportuna opera di prevenzione e manutenzione.
Il rischio di disastri idrogeologici, rispetto alla zona di residenza, preoccupa quasi la meta' della popolazione italiana che ''richiede a gran voce'' un attento e costante monitoraggio territoriale e un'attivita' di prevenzione. Secondo uno studio del ministero dell'Ambiente citato oggi, il 9,8% del territorio nazionale e' interessato da aree ''ad alta criticita' idrogeologica'' che riguardano circa 3 milioni di ettari. Secondo un rapporto della Protezione Civile, realizzato unitamente a Legambiente, oltre 3,5 milioni di cittadini, il 6% della popolazione, sono in Italia esposti al pericolo di frane o alluvioni: ''Si tratta di abitazioni, industrie, infrastruttuture, perfino scuole ed ospedali costruiti in aree a rischio.
Fonte: Ambiente.it
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