L’impostazione di un sistema di gestione della sicurezza
Indicazioni e suggerimenti per l’impostazione di un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. La convenienza, le definizioni, i requisiti e le fasi di un SGSL.
In relazione alla campagna
straordinaria di formazione VIVERSICURA - promossa dall’Assessorato alle
Politiche della Formazione della Regione
Veneto con l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza sul posto
di lavoro – presentiamo una breve rassegna di documenti pubblicati sul sito ufficiale della campagna e
dedicati ai sistemi di gestione della
salute e della sicurezza sul lavoro ( SGSL).
Il primo documento,
dal titolo “L’impostazione di un sistema
di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro”, è relativo ad attività di formazione realizzate dal CSF Istituto
Antonio Provolo e affronta i principali concetti per l'impostazione di un
sistema di gestione della sicurezza.
Il documento ricorda
che il Sistema
di gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro (SGSL) “definisce le
modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale,
le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione
della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e
sicurezza vigenti, in modo da renderle
più efficienti e più integrate nelle operazioni aziendali generali”.
Questi i requisiti richiesti per un Sistema
di Gestione della Sicurezza:
- “rispetto degli
standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi
di lavoro, agenti
chimici, fisici e biologici;
- valutazione dei rischi e delle misure di
prevenzione e protezione;
- attività di natura
organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti,
riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza;
- sorveglianza
sanitaria;
- informazione e formazione
dei lavoratori;
- vigilanza con riferimento
al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte
dei lavoratori;
- acquisizione di
documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge;
- periodiche
verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate;
- sistemi di
registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività;
- articolazione di
funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la
verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema
disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel
modello;
- idoneo sistema di
controllo sull'attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo
delle condizioni di idoneità delle misure adottate (riesame)”.
Il documento si
occupa anche di indicare quanto un SGSL
sia conveniente per un azienda.
Per mostrare questa convenienza
riporta alcuni dati sul costo di un
infortunio, ad esempio un politrauma per caduta dall’alto con prognosi di
80 giorni (lavoro in altezza svolto
senza imbracatura e sistema di trattenuta):
- ore di lavoro
perse (20,00 euro x 80 gg x 8 ore): 12.800,00 euro;
- danni a materiali,
macchine, spese legali, aumento premio INAIL (300,00 euro x 80): 24.000,00
euro;
- sanzione
pecuniaria minima: 250.000,00 euro;
- sanzione
interdittiva minima di 3 mesi di interdizione dall’esercizio dell’attività
(20.000,00 euro / mese x 3): 60.000,00 euro.
Dunque un costo
totale di 346.800,00 euro, quando il costo dell’imbracatura con sistema di
trattenuta sarebbe stato di soli 400,00 euro.
In un azienda,
secondo una stima condivisa a livello europeo, “il numero degli infortuni che
avrebbero potuto essere evitati se fosse stata adottata una corretta e
razionale organizzazione
del lavoro, nel senso più ampio, può stimarsi pari ad almeno il 40%” di
tutti gli infortuni accaduti.
Il documento riporta
anche un esempio di check list per l’applicazione delle linee
guida UNI INAIL.
Sul sito viversicura.it, sempre in relazione
alle attività del CSF Istituto Antonio Provolo, è presente un documento dal
titolo “Quesiti per modulo SGS” che
raccoglie quiz a risposta singola relativi al sistema di gestione della
sicurezza.
Infine riportiamo
altre indicazioni sui SGSL
tratte da un documento simile al primo, utilizzato in attività formative
attuate dalla Irecoop Veneto.
Nel documento “L’impostazione di un Sistema di Gestione
della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)”, dopo aver ribadito i
concetti già espressi sopra, vengono ricordate le fasi per l’impostazione di un sistema di gestione della sicurezza:
– Fase 1 (Analisi iniziale): “analisi
approfondita dei processi aziendali, sia primari che di supporto, attraverso la
ricostruzione delle fasi e per ogni fase del processo l’identificazione delle
attività svolte, dei soggetti coinvolti, degli input e degli output, dei rischi
per la salute e la sicurezza connessi agli elementi sopra citati, degli
adempimenti normativi cogenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro
relativamente alla specificità dell’attività svolta;
– Fase 2 (Definizione degli obiettivi):
“formalizzazione della politica aziendale per la salute e la sicurezza,
comprensiva di obiettivi ed impegni in linea con quanto evidenziato
dall’analisi iniziale ed alle capacità produttive del sistema aziendale”;
– Fase 3 (Pianificazione):
“pianificazione delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi
specifici. In tale piano di azione sono identificati per ogni obiettivo
specifico, oltre alle attività necessarie, le risorse richieste, i tempi, i
soggetti incaricati dell’esecuzione e della verifica, gli indicatori e gli
standard per la valutazione periodica del grado di raggiungimento degli
obiettivi”;
– Fase 4 (Struttura organizzativa):
“definizione dell’organigramma (obiettivi, compiti, autorità e responsabilità)
della sicurezza per il raggiungimento degli obiettivi, coerentemente con le
posizioni gerarchiche ricoperte da ogni soggetto in azienda” e con i compiti e
le responsabilità indicate dalla normativa
vigente;
– Fase 5 (Definizione degli strumenti
gestionali): “individuazione e stesura delle procedure e delle istruzioni
operative necessarie per lo svolgimento ed il controllo operativo dei processi
aziendali in modo che tutti agiscano sinergicamente nel raggiungimento degli
obiettivi aziendali per la salute e la sicurezza sul lavoro. Tali procedure
riguarderanno sia i processi aziendali primari (erogazione del
servizio/produzione) che i processi di supporto (es. valutaz.
rischi, gestione documentazione formazione,
informazione, addestramento del personale, controlli, etc.)”;
- Fase 6 (Avvio del sistema):
“sperimentazione ed utilizzo a regime degli strumenti definiti nella gestione
operativa dei processi”;
– Fase 7 (Controlli): “ monitoraggio
dell’andamento del sistema in termini di efficacia ed efficienza dello stesso,
vale a dire valutando la capacità del sistema di raggiungere gli obiettivi di
salute e sicurezza aziendale con un impiego ottimale delle risorse
disponibili”;
– Fase 8 (Riesame): “individuazione degli
obiettivi di sistema raggiunti e di quelli rispetto ai quali è necessario
impostare adeguate azioni correttive e preventive da inserire in un piano
di miglioramento”.
Nel documento, che
vi invitiamo a visionare, sono presenti diversi esempi relativi alle
applicazioni delle fasi descritte e ai documenti necessari.
“ L’impostazione
di un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro”, a
cura della dott. ing. Chiara Anselmi, documento relativo ad attività di
formazione realizzate dal CSF Istituto Antonio Provolo (formato PDF, 4.58 MB).
“ Quesiti
per modulo SGS”, documento relativo ad attività di formazione realizzate dal
CSF Istituto Antonio Provolo (formato PDF, 140 kB).
“ L’impostazione
di un Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)”,
documento relativo ad attività di formazione realizzate dalla Irecoop Veneto
(formato PDF, 687 kB).
Viversicura: sito del portale collegato
alla campagna di formazione
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